- Documento 1 – CONGREGAZIONE PER IL CULTO DIVINO E LA DISCIPLINA DEI SACRAMENTI
- Documento 2 – CONGREGAZIONE PER IL CULTO DIVINO E LA DISCIPLINA DEI SACRAMENTI
- Documento 3 – PAENITENTIARIA APOSTOLICA
- Documento 4 – PAENITENTIARIA APOSTOLICA
GIORNATE DI INDULGENZA PLENARIA
Carissimi pellegrini,
con la proclamazione di questo Santuario a Basilica Minore, la Santa Madre Chiesa ha concesso benevolmente a tutti coloro che la visitano alcuni privilegi spirituali. I fedeli che alle solite condizioni:
* confessione
* comunione eucaristica
* preghiera secondo l’intenzione del Sommo Pontefice,
partecipano con devozione a qualche rito sacro o recitano il Padre Nostro e il Credo, possono lucrare l’indulgenza plenaria nei seguenti giorni:
1. Solennità del Sacro Cuore di Gesù
2. Solennità di S. Antonio di Padova, 13 giugno
3. Solennità dei SS. Pietro e Paolo, 29 Giugno
4. Solennità di S. Annibale Maria Di Francia, 1 giugno
5. IV Domenica di Pasqua: Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni
6. Anniversario Canonizzazione di P. Annibale Maria Di Francia, 16 maggio
7. Anniversario della dedicazione della Basilica, 19 agosto
8. Giorno dell’anniversario della concessione del titolo di Basilica, 4 aprile
9. In un giorno liberamente scelto da ciascun fedele.
La presente concessione è valida in perpetuum.
Novembre 2007
………………………………………………………………… Il Rettore
Il vocabolo «indulgenza» significa “benevolenza, clemenza, misericordia, perdono”. Gli imperatori romani usavano questo termine per indicare la diminuzione dei tributi e delle pene che, in particolari circostanze, essi concedevano ai cittadini. Nella dottrina e nell’insegnamento della Chiesa, l’indulgenza è: “La remissione dinanzi a Dio della pena temporale meritata per i peccati, già perdonati quanto alla colpa, che il fedele, a determinate condizioni, acquista per se stesso o per i defunti mediante il ministero della Chiesa, la quale, come dispensatrice della redenzione, distribuisce il tesoro dei meriti di Cristo e dei Santi”. (Catechismo della Chiesa Cattolica, Compendio n° 312).
Cosa vuol dire remissione della pena temporale?
«Pena» vuol dire “penitenza, opera di riparazione”; «temporale» vuol dire “da fare mentre viviamo in questa terra”. Occorre dunque distinguere nel peccato la colpa dalla pena che ne deriva. La colpa consiste nella perdita della comunione di vita con Dio (peccato grave) o nell’affievolimento della comunione con Dio (peccato veniale) e nel preferire se stessi o altre creature a Dio e ai propri doveri. La colpa esige la pena riparatrice, secondo il principio: «nessuna colpa senza pena». Il sacramento della Penitenza, o della Riconciliazione, rimette la colpa e la pena eterna, ma non sempre rimette del tutto la pena temporale dovuta ai peccati sia mortali, già rimessi, sia veniali. Qualora la pena temporale dovuta ai peccati non venga del tutto scontata nella vita presente con la penitenza e le opere buone, la giustizia divina esige che sia espiata nell’altra vita, in Purgatorio. Le indulgenze parziali e plenarie sono un mezzo assai efficace e alla portata di tutti per evitare i castighi di Dio e le pene del Purgatorio.
Indulgenza Plenaria nel CDC
L’indulgenza può essere parziale o plenaria a seconda che liberi in parte o in tutto dalla pena temporale dovuta per i peccati (CDC, can. 993).
Acquisto e applicazione.
Per lucrare le indulgenze occorre essere battezzato, non scomunicato, in stato di grazia almeno alla fine delle opere prescritte. Occorre inoltre avere l’intenzione, almeno generale, di acquistarle e compiere le opere prescritte nel tempo stabilito e nel modo dovuto, a norma della concessione dell’indulgenza (cfr. E. lnd., Norme, n. 20). L’espressione «acquistare» o «lucrare» le indulgenze non deve indurre a ritenere che le indulgenze non siano essenzialmente «un prezioso dono della misericordia di Dio», anche se per ottenerlo occorre adempiere le condizioni richieste dalla Chiesa. L’indulgenza plenaria può essere acquistata una sola volta al giorno, salvo il caso di coloro che sono in punto di morte. L’indulgenza parziale invece può essere acquistata dal fedele con il cuore almeno contrito più volte al giorno, salvo esplicitata indicazione in contrario. «Ogni fedele può acquistare per se stesso o applicare ai defunti a modo di suffragio indulgenze sia parziali sia plenarie».
2. Essere veramente pentiti e confessati, e rigenerati (o “nutriti spiritualmente”) dalla Santa Comunione. Quindi: confessione sacramentale e comunione eucaristica. Inoltre sia escluso qualsiasi affetto al peccato anche veniale.
3. Rivolgere preghiere devote a Dio, secondo l’intenzione del Sommo Pontefice. Recitare il Credo, il Padre Nostro e un’Ave Maria o altra preghiera per il Papa.
Quando si può lucrare l’indulgenza.
1. Solennità del Sacro Cuore di Gesù
2. Solennità di S. Antonio di Padova, 13 giugno
3. Solennità dei SS. Pietro e Paolo, 29 Giugno
4. Solennità di S. Annibale Maria Di Francia, 1 giugno
5. IV Domenica di Pasqua: Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni
6. Anniversario Canonizzazione di P. Annibale Maria Di Francia, 16 maggio
7. Anniversario della dedicazione della Basilica, 19 agosto
8. Giorno dell’anniversario della concessione del titolo di Basilica, 4 aprile
9. In un giorno liberamente scelto da ciascun fedele.