Casa Madre femminile delle Figlie del Divino Zelo

Se la Chiesa dello Spirito Santo fosse una virtù, allora sarebbe di certo l’umiltà. Perché l’esultanza architettonica rimane custodita all’interno della Chiesa, che si affaccia sulla piazza omonima, dove si accede da una traversa prospiciente la popolare Piazza del Popolo, ribattezzata Piazza Francesco Lo Sardo.

L’Istituto “Spirito Santo” risale al 1452, per opera di una nobildonna messinese, Francesca Boccapiccola. Rimasta vedova, impiegò tutti i suoi averi per fondare un Monastero sotto la regola cistercense con annessa Chiesa dedicata a S. Maria dello Spirito Santo.

La costruzione fu fatta verso la parte meridionale di Messina, nella contrada detta delle “Camerelle”. Le “camerelle”, alla fine del 1200, davano il nome a quella zona della città, perché vi alloggiavano viaggiatori e pellegrini in transito nello Stretto. Inoltre, le “camerelle”, collocate sul versante della collina che sovrasta il Monastero, pare ospitassero “devoti romiti che menavano vita solitaria”. L’iniziativa fu sostenuta dal popolo e, nel corso dei secoli, apprezzata e arricchita da donazioni e privilegi. La Chiesa fu abbellita da stucchi d’ispirazione barocca e quadri di singolare bellezza. Sopraggiunte le leggi eversive nel 1866, e soppressi gli ordini religiosi con legge n.3096 del 7 luglio dello stesso anno, il Monastero fu confiscato e ceduto al Comune.

Ordinazione sacerdotale Padre Annibale M. Di Francia

 La Chiesa continuò a funzionare e il 16 marzo 1878 vi veniva ordinato P. Annibale Maria Di Francia dal Card. Giuseppe Guarino, Arcivescovo di Messina. Il Monastero, rimasto completamente vuoto, fu dapprima concesso in uso ad un battaglione di soldati, come caserma, dopo agli sfrattati ed ai senzatetto. Nel frattempo dal Palazzo Brunaccini la comunità femminile delle Figlie del Divino Zelo con annesso orfanotrofio veniva sfrattata. Padre Annibale pensò al Monastero dello Spirito Santo. Quindi, presentò domanda al Regio Commissario il 18 giugno 1894. Il 7 giugno 1895 ebbe luogo il trasferimento dell’Opera Femminile allo “Spirito Santo”, che sarebbe diventato in seguito “Casa Madre” delle Figlie del Divino Zelo. Il 19 giugno 1938 la Chiesa, rinnovata dopo il terremoto del 1908, veniva riaperta al culto.

A seguito del terremoto verificatosi nel 1908, dell’antico Monastero è rimasto il chiostro, scoperto nel 1998 durante lavori di restauro eseguiti nella zona adiacente. Riscoperte anche le cripte, che hanno resistito integre sotto il pavimento della Chiesa, annessa al vecchio Monastero. Per la ricostruzione della Chiesa, si prese come riferimento la stessa planimetria dell’antico Monastero, ad opera dell’Ing. Antonio Marino

Persino gli stucchi furono rieditati senza stampo, non trascurando i dipinti di Emilio Forti. Rimasero incolumi dalle rovine del 1908: un Crocifisso del XVI secolo, manufatto che rappresenta una pregevole sinestesia di scultura, intarsio e architettura. Il Crocifisso fu realizzato da Francesco De Li Matinati, su commissione ordinata nel 1520 e circostanziata da parte dell’Abbadessa del Monastero. Infatti, tra i criteri da seguire, anche quello secondo cui il Crocifisso doveva essere realizzato come somigliante a quello della Cattedrale di Messina. Inoltre, gli altari in marmi policromi, possono essere accreditati ad ordini architettonici tutti diversi sia per disegno sia per materiali. I tesori dell’antica Chiesa di S. Maria dello Spirito Santo, rimasti indenni, sono inseriti nell’elenco dei beni architettonici vincolati (DM 364/09 del 08/02/1919).

Nell’Istituto “Spirito Santo” le Figlie del Divino Zelo conservano i cimeli di Padre Annibale, che vi trascorse gli ultimi mesi della sua vita per motivi di salute. Si possono vedere le stanze del Canonico del Quartiere Avignone, ovvero la camera da letto, il suo studio e un significativo museo, in cui si conservano gli effetti personali del Padre. Tra cui la boccetta di vetro con la “manna” di S. Nicola di Bari di cui il Padre era devoto e il Bambinello da Lui venerato.

I fatti storici:

  • 16 marzo 1878 – Nella Chiesa di N.S. dello Spirito Santo il Diacono Annibale M. Di Francia viene ordinato sacerdote da Mons. Giuseppe Guarino
  • 7 giugno 1895 – La comunità femminile con le orfane si trasferisce dal Palazzo Brunaccini nell’ex Monastero dello Spirito Santo, che diviene la “Casa Madre” delle Figlie del Divino Zelo
  • 25 maggio 1897 – Un prodigioso sudore appare sulla statua dell’Immacolata nella cappella interna dell’Istituto. Il fenomeno dura diversi giorni. Il Padre lo interpreta come un avviso della Madonna di tempi difficili per le Sue figlie
  • 16 settembre 1897 – Melania Calvat, la veggente della Salette, alle ore 10 antimeridiane arriva all’ex Monastero dello Spirito Santo, accolta da Padre Annibale e dalla comunità femminile
  • 18 settembre 1897 – Melania Calvat assume la direzione della comunità femminile
  • 2 ottobre 1898 – Melania Calvat lascia la comunità dello Spirito Santo con queste parole: «Vi porterò sempre nel mio cuore, pregherò sempre per voi, vi lascio per superiora la SS. Vergine»
  • 30 aprile 1908 – Il Consiglio Comunale di Messina delibera all’unanimità di cedere a Padre Annibale tutto l’ex Monastero dello Spirito Santo con annesso giardino
  • 16 novembre 1915 – S’impianta nell’Istituto Spirito Santo il pastificio
  • 19 giugno 1938 – S’inaugura la Chiesa di Nostra Signora dello Spirito Santo, dopo il terremoto del 1908