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LVI Giornata mondiale della Pace: Primo Gennaio 2023

LVI Giornata mondiale della Pace: Primo Gennaio 2023

Non c’è pace senza giustizia

                                                                       di Dominga Carrubba

Nel messaggio per la 56esima Giornata mondiale della Pace, che ricorre il Primo gennaio, afferma Papa Francesco:

la consapevolezza che abbiamo tutti bisogno gli uni degli altri, che il nostro tesoro più grande, seppure anche più fragile, è la fratellanza umana, fondata sulla comune figliolanza divina, e che nessuno può salvarsi da solo

 

È vero che talora bisogna cambiare pelle per essere al passo coi tempi, facendo della velocità l’essenza della tecnologia che abbatte le mura nella comunicazione e paradossalmente sollevando al tempo stesso le mura al dialogo nella vicinanza degli animi.

La pace verrà – pregava San Charles de Foucauld – se si crede che ciò che riunisce è più importante di ciò che divide, se si ricorda che Gesù si è fatto bambino tra gli Uomini del mondo nella mangiatoia del rifiuto e della scomodità.

Gesù è presente nelle miserie della nostra società caduta nella cultura dello scarto e dell’indifferenza alimentata dalla fame di prevaricazione che cinge i volti delle donne iraniane con il hijab, che trascina l’umanità negli abissi della terra per sfuggire ai bombardamenti di una guerra insensata d’aggressione russa in Ucraina, capace di trasformare persino il grano in arma.

“Quante guerre! E in quanti luoghi, ancora oggi, la dignità e la libertà vengono calpestate! E sempre le principali vittime della voracità umana sono i fragili, i deboli.”

(Papa Francesco, Omelia del 24 dicembre 2022)

 

Ripartire dal Covid-19 per tracciare insieme sentieri di pace è il monito di Papa Francesco per non dimenticare le fragilità economico-sociali scaturite dalla pandemia rispetto alla quale – aggiunge Sua Santità – si è “trovato un vaccino, per la guerra ancora non si sono trovate soluzioni adeguate.

Certamente il virus della guerra è più difficile da sconfiggere di quelli che colpiscono l’organismo umano, perché esso non proviene dall’esterno, ma dall’interno del cuore umano, corrotto dal peccato”.

Accoglienza, fraternità e solidarietà sono i valori universali che umanizzano le innovazioni tecnologiche e le strategie politico-socio-economiche, soffermandosi sulla povertà madre di conflitti e orfana di giustizia.

“Noi” e non “io”, “insieme” e non “da soli”: così la pace prende forma con la forza di una mano tesa che abbassano le sassaiole e allargano le braccia per accogliere e accettare un fare diverso.

Gesù entra nella storia in una mangiatoia, simbolo di vicinanza, povertà e concretezza che sostanziano la pace laddove la ricchezza non è data dal denaro, ma dalle relazioni con persone che riconoscano il valore della “cura” generosa per la società imbavagliata dalla corsa al potere, per il pianeta costretto alla resilienza, per l’altro colpevole di essere povero o migrante,

per sé stessi smarriti nella solitudine.

 

Non c’è pace senza giustizia, non c’è libertà senza fraternità, non c’è umanità senza fede.

 

 

La pace verrà

«Se tu credi che un sorriso è più forte di un’arma,
Se tu credi alla forza di una mano tesa,
Se tu credi che ciò che riunisce gli uomini è più importante di ciò che li divide,
Se tu credi che essere diversi è una ricchezza e non un pericolo,
Se tu sai scegliere tra la speranza o il timore,
Se tu pensi che sei tu che devi fare il primo passo piuttosto che l’altro, allora…
La pace verrà

Se lo sguardo di un bambino disarma ancora il tuo cuore,
Se tu sai gioire della gioia del tuo vicino,
Se l’ingiustizia che colpisce gli altri ti rivolta come quella che subisci tu,
Se per te lo straniero che incontri è un fratello,
Se tu sai donare gratuitamente un po’ del tuo tempo per amore,
Se tu sai accettare che un altro ti renda un servizio,
Se tu dividi il tuo pane e sai aggiungere ad esso un pezzo del tuo cuore, allora…
La pace verrà

Se tu credi che il perdono ha più valore della vendetta,
Se tu sai cantare la gioia degli altri e dividere la loro allegria,
Se tu sai accogliere il misero che ti fa perdere tempo e guardarlo con dolcezza,
Se tu sai accogliere e accettare un fare diverso dal tuo,
Se tu credi che la pace è possibile, allora…
La pace verrà
»

Preghiera di San Charles de Foucauld

 

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