
Giannetta
31/10/2023Prima Domenica d’Avvento verso il S. Natale
04/12/2023«Non distogliere lo sguardo dal povero» (Tb 4,7)
Padre Giuseppe Marrazzo è stato dichiarato venerabile a 31 anni dalla sua morte della quale ricorre l’anniversario il prossimo 30 novembre
L’iter di canonizzazione inizia nel 2002.
Il 1° ottobre 2023, dietro richiesta della Sessione Ordinaria, la Postulazione Generale dei Rogazionisti ha inviato due studi utili ad approfondire sia il concetto di “maternità spirituale” sia quello di “maternità sacerdotale”, che caratterizzano il pensiero del Venerabile Servo di Dio.
Di seguito agli studi presentati dalla Postulazione Generale dei Rogazionisti, il Congresso Ordinario del Dicastero del 23 ottobre 2023 ha presentato la questione al Papa sull’esito documentato dalla Postulazione alla Sessione Ordinaria del 7 novembre 2023, insieme all’intervento che Sua Santità ha fatto durante la 18° Congregazione Generale della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, del 25 ottobre 2023, sulla dimensione della donna e la sua importanza nella Chiesa.
«Amato Padre, esaudisci il desiderio del mio cuore: fammi tornare presto a Messina, qui in questa tua chiesa, che è un’anticamera del Paradiso. Ho fiducia che la mia assenza sarà solo di pochi mesi. Padre, esaudiscimi presto».
Così Padre Marrazzo scriveva nel 1956, quando fu trasferito dai Superiori nella Casa di Padova per svolgere l’ufficio di direttore spirituale dei seminaristi rogazionisti e di animatore vocazionale.
Si trasferì con obbedienza ma con animo rivolto verso la Casa del Padre Fondatore, Sant’Annibale Maria Di Francia.
Rivolgendosi a Padre Leopoldo da Castelnuovo, vale a dire, Bogdan Ivan Mandić (1866-1942), a dieci anni dalla morte, in concetto di santità, diceva con devozione:
«Che io diventi tanto santo, morto a me stesso e che faccia diventare il nostro Santuario un giardino profumato di virtù e di santi. Fatemi incontrare un buon padre spirituale e che io diventi il padre di tutti, che tutti quelli che si avvicinano a me siano presi dall’amore di Gesù, come il ferro dalla calamita».
La “maternità spirituale” e la “maternità sacerdotale”
Padre Giuseppe Marrazzo è stato il prete tra i poveri e i bisognosi d’ascolto, il padre di tutti, grazie all’intercessione della Vergine Maria, da Lui ritenuta Madre del Buon Consiglio sin dagli anni della Scuola Apostolica ad Oria.
La “maternità spirituale” è data dalla Vergine Maria, alla quale si rivolgeva con le parole di un figlio
«Mamma mi sforzerò di essere sacerdote come vuoi tu, perché ritengo i tuoi consigli tutti ispirati da Gesù».
Alla “maternità spirituale” si accompagna la “maternità sacerdotale” connaturata ad ogni donna che ha come figura maestra Maria, madre di Gesù sacerdote.
Diceva Padre Marrazzo che la mamma sacerdotale «deve stare un passo indietro per non distogliere il “figlio” dal dedicarsi alla cose del Padre».
Non c’è maternità sacerdotale che non prepari alla strada della santità vissuta tra i poveri nel corpo e nell’anima.
[…] tanti uomini e donne che vivono la dedizione ai poveri e agli esclusi e la condivisione con loro; persone di ogni età e condizione sociale che praticano l’accoglienza e si impegnano accanto a coloro che si trovano in situazioni di emarginazione e sofferenza.
Non sono superuomini, ma “vicini di casa” che ogni giorno incontriamo e che nel silenzio si fanno poveri con i poveri.
Non si limitano a dare qualcosa: ascoltano, dialogano, cercano di capire la situazione e le sue cause, per dare consigli adeguati e giusti riferimenti. Sono attenti al bisogno materiale e anche a quello spirituale […] (Papa Francesco, Messaggio per la VII Giornata mondiale dei poveri)
Piace immaginare che l’esempio di Padre Giuseppe Marrazzo possa essere seguito da tanti altri “vicini di casa” nella vita quotidiana di ciascuno.