109a Giornata mondiale del migrante e del rifugiato

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Liberi di scegliere se migrare o restare”

Il nostro Santuario sempre in prima linea nell’accoglienza dei bisognosi

Ogni anno l’ultima domenica di settembre viene dedicata alla Giornata mondiale del migrante e del rifugiato. Nel 2023, sarà celebrata il 24 settembre.

Il messaggio annuale di Papa Francesco ha come titolo Liberi di scegliere se migrare o restare”.

Dichiarazione Universale dei Diritti Umani – Articolo 13, secondo comma

Ogni individuo ha diritto di lasciare qualsiasi paese, incluso il proprio, e di ritornare nel proprio paese.”

Peccato che esistono ostacoli concreti per l’esercizio di questo diritto umano universale.

Peccato che la carta stampata e i mass media sono pieni di notizie sull’opportunità politico-burocratica di strategie dirette a governare le migrazioni, ma poco sui presupposti e sulle conseguenze di carattere umano.

Solo quando incombe una notizia d’effetto, la coscienza civile ricorda che si tratta di persone condannate a guardare il volto di sofferenze, privazioni e morte.

Pensare all’ultima volta in cui la mano di una madre abbia stretto la mano del figlio, alle innumerevoli volte in cui persone innocenti abbiano subito percosse e violenze inaudite, non dovrebbero bastare a trovare una soluzione che garantisca di scegliere se migrare o restare, senza patire un viaggio su barchette di ferro riempite oltre misura, così trasformandole in trappola?

Per introdurre il tema della migrazione nel suo messaggio 2023, Papa Francesco sceglie l’episodio della fuga in Egitto da parte di Giuseppe e Maria con il Bambino Gesù:

«Un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse:

Alzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo”» (Mt 2,13).

E il diritto a non emigrare, a vivere cioè in pace e dignità nella propria Patria?  – come scriveva San Giovanni Paolo II nel Messaggio per la 90a Giornata.

Si tratta di tre status non soltanto individuali, perché il diritto di scelta comporta l’assunzione ponterata, lungimirante, sostenibile e trasversale di responsabilità politico-sociali non impoverite del carattere umano.

La Terra è la “casa comune” regolata da una legge naturale: la condivisione di risorse nel segno di un’eguaglianza sostanziale, vale a dire che tenga in considerazione le capacità ambientali, sociali e culturali, senza discriminazioni che possano causare l’impoverimento graduale di alcune zone a vantaggio di altre, senza la costrizione dei suoi abitanti ad accettare una vita non propria, disorientata da false convinzioni e “trafficanti senza scrupoli” – così definiti da Papa Francesco.

«Perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero

straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e

siete venuti a trovarmi» (Mt 25,35-36).

Dietro ciascuna domanda di aiuto esiste una persona in difficoltà, non voltiamoci dall’altra parte.

                                                          

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