Dopo due anni di tensione, solitudini e distanziamento sociale per la pandemia da Covid-19 tornano con gioia e rinnovata speranza le celebrazioni in onore di Sant’Annibale Maria di Francia.
La figura di Sant’Annibale Maria di Francia è quanto mai necessaria figura ispiratrice nel mondo attuale, dove il bisogno di santità assume quotidianamente la forma di una condotta caritatevole da arte di ciascuno, l’uno verso l’altro.
Sosteneva Padre Annibale:
«Nella vita santissima di Gesù tutto è amore... se non che, fino a tanto che noi guardiamo a Gesù nel seno materno, nel presepio, nella vita nascosta, nei miracoli, nella passione, noi vediamo l'amore nelle sue manifestazioni esteriori; non è questa la più bella contemplazione dell'amore.
La più bella contemplazione è spingere lo sguardo nell'interno dell'umanità santissima di Gesù Cristo, rintracciare il Cuore SS. di Gesù: in quel Cuore divino si racchiude tutto l'amore di Gesù.
E pertanto nulla è più dolce, più soave o più caro per l'anima che la devozione al Cuore SS. di Gesù. Tutti gli interessi di questo Cuore divino intendo che siano gli interessi miei.
Io mi glorierò di offrirmi come amante, figlio, schiavo, e vittima di questo divino Cuore e farò ogni mio possibile perché sia conosciuto ed amato in tutto il mondo.
[…] siamo a questo divin Cuore consacrati, al Quale apparteniamo noi, appartiene l'Opera, appartengono tutte le nostre povere fatiche, tutte le nostre intenzioni; sono del Cuore di Gesù tutte le nostre Case, i nostri Orfanotrofi, i nostri esternati, tutto è di quel divin Cuore.»
(Padre Annibale, Scritti)
Padre Annibale ripulì gli animi del Quartiere Avignone come le gardenie liberate dal fango.
Oggi quanti animi sono bisognevoli di tornare alla purezza caritatevole e scoprire lo sguardo nell'interno dell'umanità santissima di Gesù Cristo?
Se scoprissimo come fare a guardare, conoscere e avere cura dell’umanità, dimenticheremmo l’uso delle armi nella follia della guerra e non vi sarebbe alcun fratello capace di costringere un proprio fratello a soffrire la fame.
Oggi quanto pane miracoloso è desiderato nei “quartieri Avignone” sparsi nel mondo?
L’umanità si trova oggi più che mai in una processione di rinnovata preghiera rivolta al Padre degli orfani e dei poveri.
13 maggio – 01 giugno 2022 -Programma dei festeggiamenti
Previsto un Triduo di preghiere e canti al Santo messinese che avrà inizio venerdì 13 maggio e si concluderà il 15 maggio.
La predicazione sarà tenuta da Padre LUCIO SCALIA, Rogazionista di Cristo Re.
Lunedì 16 maggio 2022
Festa di S. Annibale durante la giornata si susseguiranno diverse SS. Messe sia in Basilica che in Cripta dove riposano le spoglie mortali di S. Annibale.
Alle ore 12 sarà svolta la S. Messa nella Cripta di S. Annibale con omaggio al corpo incorrotto del Santo.
Alle ore 18
solenne S. Messa presieduta da Sua Ecc.za Mons. SALVATORE PAPPALARDO, Arcivescovo emerito di Siracusa.
Atto di Affidamento delle Confraternite al Santo messinese.
Subito dopo la S. Messa sulla Via S. Cecilia saranno benedette le Gardenie a ricordo del miracolo compiuto da S. Annibale ad un fioraio della città e si avvierà la PROCESSIONE del Santo con le sue reliquie per le vie Cesare Battisti, Nicola Fabrizi, Santuario Madonna del Carmine, Antonio Martino, Piazza del Popolo, Chiesa Spirito Santo, Antonio Martino, Piazza Annibale Di Francia, S. Cecilia.
Durante tutte le Sante Messe della mattina del 16 maggio saranno distribuite le Gardenie davanti al Santuario.
Le Suore Figlie del Divino Zelo dello Spirito Santo distribuiranno il “Pane Di Francia” sotto i portici di Piazza del Popolo.
Al rientro della Processione sparo di fuochi a cura della Ditta Arigò di Messina.
Mercoledì 1 giugno 2022
si celebrerà la Solennità liturgica di S. Annibale e alle ore 12 si terrà omaggio floreale ad opera dall’Amministrazione del Comune di Messina al Monumento di S. Annibale.
Mentre alle ore 20,30 si svolgerà la terza Edizione della “NOTTE DEI SANTUARI” in collaborazione con la Conferenza Episcopale Italiana.
Veglia di preghiera e concerti durante la notte sino alle ore 24.
Una festa all'insegna della grande devozione e sopratutto della gratitudine a Dio, per aver donato alla Città di Messina un Santo che ha segnato la sua storia ed ha lasciato un esempio di carità, di misericordia e di amore verso i più piccoli, gli orfani, i poveri e gli ultimi della terra.